Ecco qua: ci basta una splendida e
convincente vittoria contro il Lokomotiv e subito lo spogliatoio si spacca. É
bastata la seconda positiva prestazione consecutiva perché il Monta, nel corso
del piacevole e insostituibile momento conviviale a fine partita (forse che
solo nel rugby si può giocare il terzo tempo? Guarda qui: otto tavolate a
riunire gli atleti, le mogli e i figli delle due squadre per un abbondante ma
economico pasto ristoratore) il Monta dicevamo, durante una pausa della cena se
ne uscisse con un: «io in difesa sono sprecato». Apriti cielo, l'intera squadra
in fibrillazione: tutti i centrocampisti a rivendicare le difficoltà del
proprio ruolo disprezzando i "piedini d'oro" che il Monta sostiene di
avere. Tutti gli attaccanti a protestare per gli errori difensivi che
vanificano gli sforzi fatti per andare in gol. Tutti i portieri (...uno) a
ignorare la diatriba appena sorta e proseguire con l'amarone, lo speck e il
formaggetto di montagna. Poi ci si è spiegati, e tutto é terminato nel migliore
dei modi: elogiando il gioco dei presenti e criticando con infamie irripetibili
gli assenti; che tanto, proprio perché assenti, non c'erano e non potevano
ribattere!
Splendida e convincente vittoria, si
diceva: e vorrei ben dire. Cinque a uno contro la più forte squadra di
ferrovieri mai vista calcare i campi di gioco del vicentino (...sempre per la
storia che non si sa mai chi legge le nostre cronache). E pensare che era
partita male; Paolo, nonostante fosse autore di una delle migliori prestazioni
come portiere del S.Antonio, la sua cazzata la combina sempre: su un calcio
d'angolo, provocato in seguito a una spettacolare parata su tiro a girare
proprio dal corner dell'ex ginomina, il portiere urla uno dei suoi
"mia!" che non precedono un intervento sulla palla, e alle sue spalle
il bravo Bizz si trova sul ventre il pallone e non può evitare di deviarlo in
rete. Uno a zero per i ferrovieri ospiti, e partita in salita per i ferrovieri
locali.
Paolo, si diceva, dopo la palla
ciccata sul corner dell'autogol acquista sempre più sicurezza, fino a uscire
con padronanza con i pugni su calci d'angolo successivi (cosa mai fatta
prima!). Nei rilanci non riesce mai a servire Loris, appoggiando la palla ai
lati quando l'attaccante é al centro, e spedendola al centro mentre i compagni
presidiano le fasce, ma ci pensa Bizz a rimediare al proprio autogol insaccando
un eccellente diagonale. A questo punto i nostri acquistano fiducia e
cominciano a far girare di più e meglio il pallone. La supremazia comincia a
farsi sentire, e nel primo tempo gli avversari, curiosamente vestiti con la
maglia della Germania di Littbarsky e Matthaus anche se in squadra presentano
uno svizzero, si avvicinano alla porta locale soprattutto con lanci lunghi
neutralizzati dai tre difensori Monta, Dori e Pern o dal portiere Paolo.
Uno splendido cross del ritrovato Cuciu viene
poi deviato spettacolarmente in rete di testa da Tutto, probabilmente il più
piccolo della compagnia. E per chiudere le danze, ancora Tutto parte sulla
destra, scambia con Loris che restituisce palla di tacco lasciando sul posto l'incredulo
difensore, si accentra e lascia partire un tiro che il pur bravo portiere
ospite non riesce a neutralizzare e si insacca in rete dopo aver colpito
entrambi i pali. Nella disputa si distingue anche Ruggi, autore di una discesa
stile slalom speciale lungo l'asse centrale del campo conclusa con un tiraccio
a lato, Al funambolo sulla fascia e il novello Dami lottatore di centrocampo. Abbiamo
poi visto un DOC attento come il solito a presidiare la fascia sinistra, un Pier autore di due doppiopasso con caduta finale ma anche di uno splendido tiro solo un filino alto, e un
Michele spostato più avanti e autore di un bel gol che ne premia la
parentela con l'arbitro la caparbietà. Tra gli avversari, citiamo l'ex ora
svizzero marcomina e l'acrobata che per qualche momento ha fatto dannare Pern
sulla fascia.
Sicuramente, dato il risultato
finale di cinque a uno e avendo descritto solo cinque reti, manca dalla cronaca
un gol. Nostro, fin lì il Bravo Cronista ci arriva. Più in là no. Forse per
l'amarone, ma più probabilmente per la trance agonistica o, ancor più
probabile, per l'età non ricorda chi e come abbia arrotondato il punteggio.
Non gliene vogliano gli interessati,
ma anzi contribuiscano lasciando nei commenti (anche in forma anonima...) il
completamento della cronaca. Poi, la prossima volta, vedrà di portarsi un
taccuino per gli appunti...