sabato 14 giugno 2008
mercoledì 11 giugno 2008
Finale Festa del Giglio - 9/06/2008
Due sconfitte per 3 a 0 nella stessa serata sono difficili da mandare giù. Ma dato che la nazionale italiana ai campionati europei avrà modo di rifarsi vincendo con la Romania e seppellendo di gol gli inutili francesi, in questa sede ci occupiamo esclusivamente del calcio che conta, dove la sconfitta non ammette appelli.
Orfani di mister Mina, impegnato a scarrozzare qualche viaggiatore sulle strade ferrate del Veneto, i Nostri si ritrovano, per l’appuntamento più importante della stagione, in dieci; solo una riserva, per affrontare in finale una squadra di semi professionisti, composta per l’ottanta per cento da atleti che hanno partecipato con soddisfazione all’ultimo campionato FIGC, con l’aggiunta di giocatori pescati qua e là per rinforzarsi. La colpa principale della sconfitta è quindi da attribuirsi agli assenti, poche pippe. Chi c’era si è dato da fare, e molto dignitosamente. Chi non c’era no, e quindi verrà in questa sede sottoposto a pubblico ludibrio!
Assenti giustificati: Mina I, Orso.
Assenti ingiustificati: Maran, Bizz, Paolino, Dan, Rezza, Spadi.
Scomparsi: Ico, Tolu G.L.
Polemici: Fejo.
Sputtanati gli assenti, passiamo a sputtanare i presenti (perché: OK, molto dignitosamente, ma hanno pur sempre perso tre a zero, ‘sti …..).
La formazione, ricevuta per posta dal Mister: Paolo in porta, anche se la prestazione di Mina II con i nostri avversari nella precedente partita ha posto seri dubbi sulla scelta. Centrali Loris e Fede, con Q e Elia laterali. A centrocampo Donato, con ai lati Mina II e Gian. Beppe da solo là davanti, ma pronto a scambiarsi di ruolo con Gian. In panchina il dottor D’Incà, affiancato dal solo infortunato Pietro.
Comincia la partita, con gli ospiti sostenuti da un tifo incessante posto dietro la porta Ovest (i papà di Germa e Pego, e il nonno dello stesso Pego). Ma sono i Nostri a condurre le danze, pur senza tifo a sostenerli; è Donato a sfiorare il gol al volo su traversone di Mina II, con il portiere ospite Gross che si oppone e fa spettacolo. Loro, i nemici, si distinguono per un paio di incursioni parate con sicurezza da Paolo.
La partita prosegue, e i pericoli sono sempre creati dai nostri; Gian e Beppe fanno dannare Germa e suoi compagni di reparto, sfiorando più volte il gol. Donato, D’Incà e Mina I continuano a premere dal centrocampo, mentre in difesa Loris e Fede fanno muro, mentre Elia e Q distruggono sul nascere ogni tentativo avversario.
Ma come spesso accade, quando una partita è dominata (…dominata …insomma… diciamo leggera supremazia), sono gli altri a passare in vantaggio. A soli dieci minuti dalla fine un fallo, inventato dall’arbitro, appena fuori area, decreta la successiva punizione di seconda dal limite; Menegon, giocatore in prestito dal Montecchio Maggiore, si prepara a battere un cross a rientrare sul secondo palo. Ma mentre Paolo stà con gli occhi al cielo ad aspettarsi un traversone per la testa di qualcuno, il fedifrago lo pennella basso. La palla attraversa tutta l’area, e sul secondo palo interviene Mina I a infilare la propria rete preoccupato dell’arrivo di qualche avversario alle sue spalle. Peccato: supremazia… e gol dello svantaggio.
E da questo momento in poi, c’è solo la squadra di Bax, in campo. Che sfiora il raddoppio con un bel tiro di Pego (che ha scritto “Mr Goal” sulla maglietta ma che viene ottimamente neutralizzato da Paolo), e soprattutto con una fucilata dello stesso capitano, che si impossessa del pallone sulla tre quarti e fa partire un tiro che, senza impedimenti, sarebbe tranquillamente arrivato fino in arsenale FS. Trova invece la traversa, rimbalza in terra e si impenna, per poi ricadere tra le braccia di Paolo. Bagnara ringrazia per aver avuto l’atteso aiuto nel rimuovere le vecchie porte del campo da calcio.
Ma il raddoppio arriva, con la solita cappella di Paolo che invece di bloccare una punizione del Crucco, la devia di pugno… ma dentro la propria porta. E arriva anche il terzo gol, su contropiede, con i nostri protesi a cercare un ormai improbabile pareggio.
Peccato… vista come si era messa si sperava di più.
Non ci resta che darci appuntamento all’anno prossimo; grazie a tutti, passate una buona estate!
sabato 7 giugno 2008
Semifinale Festa del Giglio -6/6/2008
Come Cannavaro è a bordo campo per incitare gli azzurri impegnati nel campionato europeo in Austria, così il nostro Pietro è a bordo campo, sorretto dalle stampelle, per incitare l’Invincibile impegnata nelle semifinali del torneo della Festa del Giglio.
Che già chiamarlo torneo è un’enormità solo pensando al fatto che si comincia dalle semifinali… se poi aggiungiamo: che non erano state tracciate le linee di bordo campo e d’area; che l’arbitro della prima semifinale era in stivali e munito di bandierina rossa anziché di fischietto; che l’arbitro della seconda semifinale aveva solo una lontana idea di cosa fosse una partita di calcio, e se l’è fatta al termine dell’incontro; che il regolamento è stato modificato e quindi confermato durante l’intervallo della prima partita; e che solo in seguito sapremo cosa c’è in palio (visto che di torneo si tratta si vincerà pur qualcosa).
Comunque, la partita c’è stata. Tralasciamo la prima semifinale, dicendo solo per onor di cronaca che la squadra in viola capitanata da Bax ha vinto tre a due contro la squadra in giallo (muta prestata da NOI) capitanata da Ruggi.
Veniamo al calcio che conta, cioè quello giocato da noi. Fino all’intervallo della prima partita, non si doveva giocare. Questo perché i temporali che ci hanno perseguitato durante le amichevoli primaverili del lunedì sera sono diventati ormai temporali perenni che ogni santo giorno buttano secchiate d’acqua su gran parte dell’Italia, il nostro campetto compreso. Poi, però, gli atleti sono arrivati. I nostri, eroici come al solito, in nove titolari più uno (più Pietro stampellato e il dott. D’Incà in borghese a bordo campo). Gli altri, in sette. Ecco che il Crucco, dopo aver giocato (e vinto) la prima semifinale, ha giocato (e perso) anche la seconda. Ed ecco che Mina II è stato ingaggiato come portiere del San Gaetano; squadra, ormai li conosciamo, di tipetti poco raccomandabili (vedi post precedenti) ma che hanno accettato di buon grado un estremo difensore dalla fedina penale pulita (che potrebbe sempre essere utile come testimone pulito in un qualche processo, va mai a sapere).
Detto che il risultato di sei a quattro visto in campo è abbastanza veritiero, e che i nostri hanno giocato con un inedito 4-3-1 voluto da mister Mina, passiamo alle pagelle dei singoli atleti.
Paolo – 5 – Per valutarne la serata basti dire che durante l’intervallo ha chiesto a qualcuno (giuro) dove fosse finito Mina II dato che non l’aveva più visto in campo. Prende un primo gol da pirla (adducendo traballanti scuse di non essere riuscito a saltare a causa del fango), un gol su uscita a sinistra sull’attaccante che salta la difesa, il solito gol a spiovere dalla tre quarti, un rigore. Para una punizione dal limite che sorvola la barriera, ma la valutazione negativa tiene conto dei rinvii (pessimi) e delle chiamate su uscita senza prendere la palla o prendendola senza averla chiamata.
Loris – 6,5 - Prima della partita, convinto di non giocare, va a casa a mangiare. Si narra abbia cenato a base di cotechino e forse anche qualche bicchiere di Merlot. Viene poi convocato telefonicamente e gioca la sua onesta partita. Un po’ lento nei rinvii, ma piuttosto audace nelle discese fino all’area avversaria, dove solo una mira un po’ approssimativa gli nega la gioia del gol. Va spesso a raddoppiare, anche quando non ce n’è assolutamente bisogno, e provoca un rigore scambiando il pallone per il cotechino di casa e abbracciandolo da sdraiato in terra in piena area di rigore.
Fede – 6 – Secondo centrale, con maggior licenza di sganciarsi a seminar zizzania nella metà campo avversaria. Il problema è che la metà campo non è segnata e quindi rimane a fianco di Loris, sgomitando più con lui che con gli attaccanti avversari. Che perde comunque solo in occasione dell’ uno a due per il San Gaetano, facendosi poi perdonare in più di una occasione.
Q – 6,5 – Parte a sinistra nei quattro difensori, ma si comporta da centrocampista aggiunto arrivando spesso al cross da fondo campo. Si accentra anche, spesso, e si sovrappone bene con Mina I, arrivando però solo raramente e senza successo al tiro. Una partita un po’ anonima, non movimentata neanche dai consueti battibecco con Spadi (assente ingiustificato come tutto il resto della squadra).
Orso – 6,5 – L’altro lato della difesa. Ottimo in copertura, anche perché gli avversari attaccavano molto di più da quella parte, e se non hanno ottenuto grandi successi è anche grazie a lui. Aveva di fronte un suo amico, il Crucco, e se entrambi hanno terminato la partita sulle proprie gambe significa che il maltempo aveva annacquato un po’ del loro agonismo. Suo il gol, di tacco, del tre a due. Ma lunedì è assente, ci mancherà.
Elia – 6 – D’altronde, non si può mica essere il migliore in campo tutte le partite! Forse patisce la confusione del prepartita, in quanto inizia a giocare il torneo con un’altra squadra, dato che sembrava che il nostro incontro venisse rinviato. Poi la decisione presa nell’intervallo della prima semifinale gli fa togliere la casacca gialla e indossare la Gloriosa muta bianca a pantaloncini rossi. Notevole, comunque, qualche intervento in scivolata a fermare discese sulla sinistra degli avversari.
Mina I – 7 – Pendolo di centrocampo. Valutazione che tiene conto dei due gol segnati, il primo di testa a iniziare le danze (uno a zero), il secondo ad allungare, smorzando la volontà di vittoria del San Gaetano (quattro a due). Ci prova ancora più volte, anche di testa, ma trova sulla strada un inaspettato Mina II (voto: 8) a negargli la gioia della tripletta.
Beppe – 7 – Il solito agonista. Nel primo tempo macina più strada lui che Gino alla guida del locomotore in una intera settimana di lavoro. Nel secondo tempo si calma un po’, e segna uno splendido gol (forse il migliore della serata) su assist del compagno di reparto Gian. Non crea disordini e non attacca rissa con gli avversari; strano… forse il temporale ha annacquato anche lui.
Gian – 7 – Pareggia i conti sul due a due dopo che gli infedeli avevano osato portarsi avanti sul due a uno! Unico gol, perché per il resto della partita bada più a smistare palloni che a concludere, ottenendo (o meglio, facendo ottenere) splendidi risultati ai compagni. Sostenuto dall’incessante tifo della morosa a bordo campo, sfodera una delle sue più belle partite.