sabato 7 giugno 2008

Semifinale Festa del Giglio -6/6/2008

Come Cannavaro è a bordo campo per incitare gli azzurri impegnati nel campionato europeo in Austria, così il nostro Pietro è a bordo campo, sorretto dalle stampelle, per incitare l’Invincibile impegnata nelle semifinali del torneo della Festa del Giglio.

Che già chiamarlo torneo è un’enormità solo pensando al fatto che si comincia dalle semifinali… se poi aggiungiamo: che non erano state tracciate le linee di bordo campo e d’area; che l’arbitro della prima semifinale era in stivali e munito di bandierina rossa anziché di fischietto; che l’arbitro della seconda semifinale aveva solo una lontana idea di cosa fosse una partita di calcio, e se l’è fatta al termine dell’incontro; che il regolamento è stato modificato e quindi confermato durante l’intervallo della prima partita; e che solo in seguito sapremo cosa c’è in palio (visto che di torneo si tratta si vincerà pur qualcosa).

Comunque, la partita c’è stata. Tralasciamo la prima semifinale, dicendo solo per onor di cronaca che la squadra in viola capitanata da Bax ha vinto tre a due contro la squadra in giallo (muta prestata da NOI) capitanata da Ruggi.

Veniamo al calcio che conta, cioè quello giocato da noi. Fino all’intervallo della prima partita, non si doveva giocare. Questo perché i temporali che ci hanno perseguitato durante le amichevoli primaverili del lunedì sera sono diventati ormai temporali perenni che ogni santo giorno buttano secchiate d’acqua su gran parte dell’Italia, il nostro campetto compreso. Poi, però, gli atleti sono arrivati. I nostri, eroici come al solito, in nove titolari più uno (più Pietro stampellato e il dott. D’Incà in borghese a bordo campo). Gli altri, in sette. Ecco che il Crucco, dopo aver giocato (e vinto) la prima semifinale, ha giocato (e perso) anche la seconda. Ed ecco che Mina II è stato ingaggiato come portiere del San Gaetano; squadra, ormai li conosciamo, di tipetti poco raccomandabili (vedi post precedenti) ma che hanno accettato di buon grado un estremo difensore dalla fedina penale pulita (che potrebbe sempre essere utile come testimone pulito in un qualche processo, va mai a sapere).

Detto che il risultato di sei a quattro visto in campo è abbastanza veritiero, e che i nostri hanno giocato con un inedito 4-3-1 voluto da mister Mina, passiamo alle pagelle dei singoli atleti.


Paolo – 5 – Per valutarne la serata basti dire che durante l’intervallo ha chiesto a qualcuno (giuro) dove fosse finito Mina II dato che non l’aveva più visto in campo. Prende un primo gol da pirla (adducendo traballanti scuse di non essere riuscito a saltare a causa del fango), un gol su uscita a sinistra sull’attaccante che salta la difesa, il solito gol a spiovere dalla tre quarti, un rigore. Para una punizione dal limite che sorvola la barriera, ma la valutazione negativa tiene conto dei rinvii (pessimi) e delle chiamate su uscita senza prendere la palla o prendendola senza averla chiamata.

Loris – 6,5 - Prima della partita, convinto di non giocare, va a casa a mangiare. Si narra abbia cenato a base di cotechino e forse anche qualche bicchiere di Merlot. Viene poi convocato telefonicamente e gioca la sua onesta partita. Un po’ lento nei rinvii, ma piuttosto audace nelle discese fino all’area avversaria, dove solo una mira un po’ approssimativa gli nega la gioia del gol. Va spesso a raddoppiare, anche quando non ce n’è assolutamente bisogno, e provoca un rigore scambiando il pallone per il cotechino di casa e abbracciandolo da sdraiato in terra in piena area di rigore.

Fede – 6 – Secondo centrale, con maggior licenza di sganciarsi a seminar zizzania nella metà campo avversaria. Il problema è che la metà campo non è segnata e quindi rimane a fianco di Loris, sgomitando più con lui che con gli attaccanti avversari. Che perde comunque solo in occasione dell’ uno a due per il San Gaetano, facendosi poi perdonare in più di una occasione.

Q – 6,5 – Parte a sinistra nei quattro difensori, ma si comporta da centrocampista aggiunto arrivando spesso al cross da fondo campo. Si accentra anche, spesso, e si sovrappone bene con Mina I, arrivando però solo raramente e senza successo al tiro. Una partita un po’ anonima, non movimentata neanche dai consueti battibecco con Spadi (assente ingiustificato come tutto il resto della squadra).

Orso – 6,5 – L’altro lato della difesa. Ottimo in copertura, anche perché gli avversari attaccavano molto di più da quella parte, e se non hanno ottenuto grandi successi è anche grazie a lui. Aveva di fronte un suo amico, il Crucco, e se entrambi hanno terminato la partita sulle proprie gambe significa che il maltempo aveva annacquato un po’ del loro agonismo. Suo il gol, di tacco, del tre a due. Ma lunedì è assente, ci mancherà.

Elia – 6 – D’altronde, non si può mica essere il migliore in campo tutte le partite! Forse patisce la confusione del prepartita, in quanto inizia a giocare il torneo con un’altra squadra, dato che sembrava che il nostro incontro venisse rinviato. Poi la decisione presa nell’intervallo della prima semifinale gli fa togliere la casacca gialla e indossare la Gloriosa muta bianca a pantaloncini rossi. Notevole, comunque, qualche intervento in scivolata a fermare discese sulla sinistra degli avversari.

Mina I – 7 – Pendolo di centrocampo. Valutazione che tiene conto dei due gol segnati, il primo di testa a iniziare le danze (uno a zero), il secondo ad allungare, smorzando la volontà di vittoria del San Gaetano (quattro a due). Ci prova ancora più volte, anche di testa, ma trova sulla strada un inaspettato Mina II (voto: 8) a negargli la gioia della tripletta.

Beppe – 7 – Il solito agonista. Nel primo tempo macina più strada lui che Gino alla guida del locomotore in una intera settimana di lavoro. Nel secondo tempo si calma un po’, e segna uno splendido gol (forse il migliore della serata) su assist del compagno di reparto Gian. Non crea disordini e non attacca rissa con gli avversari; strano… forse il temporale ha annacquato anche lui.

Gian – 7 – Pareggia i conti sul due a due dopo che gli infedeli avevano osato portarsi avanti sul due a uno! Unico gol, perché per il resto della partita bada più a smistare palloni che a concludere, ottenendo (o meglio, facendo ottenere) splendidi risultati ai compagni. Sostenuto dall’incessante tifo della morosa a bordo campo, sfodera una delle sue più belle partite.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi fanno notare di andar giù troppo pesante con i nostri avversari.
Accetto la critica, grazie per avermelo fatto notare. Ma anzichè modificare il post pubblico questo commento nel quale ribadisco di scrivere tutto per scherzo, e mi scuso se a volte esagero con i luoghi comuni o le leggende (inventate di sana pianta) sui simpatici avversari.

MarcoMina ha detto...

Comunque le magliette verdi, che ho indossato stando in porta avversaria, sono più brutte ma più comode delle nostre!!
Detto questo, a parte che per lavarmi ho dovuto usare la canna con pistola, a parte la mia ottima prestazione alla "Ballotta" (Paolo, sono pronto a sostituirti!), quella sera mi son proprio divertito!!
Saluti a todos
MM (MinaII(