giovedì 13 ottobre 2011

S.Farmaceutica - NOi

La serata è iniziata male a causa delle improvvise e inattese defezioni di Elia, del Marchese e del Conte.
È finita peggio se pensiamo al cagotto e al portafogli perso (…poi ritrovato) da Dori.
In mezzo c'è stata una meritata sconfitta per nove a quattro nella partita di ritorno contro la S. Farmaceutica.
Unica nota positiva della serata: la pizza all'Ostaria dal Socio. Come prepara la camomilla la Tania, non la prepara nessuno!

La Gloriosa Formazione artefice di tale sconfitta è la seguente:
In porta: nessuno.
In difesa: nessuno.
A centrocampo: Bizz, Cuciu, Doc, Pier, Dori, Pato, Ruggi, Paolo, Fuk, Loris, Daniele e Jason a far casino e non combinare nulla di buono.
In attacco: nessuno.
In panchina: due Girl recuperate da Fabio e messe lì a NON fare il tifo. Più Pern, messo lì a NON fare il CT.

La cronaca: i nostri sembrano farcela, e all’inizio impensieriscono gli avversari di turno facendo girare meglio la palla. Ma i locali, vogliosi di vendicare la sconfitta per sei a zero subita all’andata, approfittano di ogni minimo errore difensivo per trovarsi soli in area a tu per tu con il nostro portiere. Si portano così sul due a zero, quindi sul tre a uno, sul sei a tre e così via fino al nove a quattro finale. C’è da dire che ne’ noi ne’ loro ricordiamo esattamente quanti gol hanno gonfiato la rete difesa (oddio, difesa…) da Paolo: chi dice otto, chi dice nove. Ma noi siamo signori, corretti e generosi. Glie ne lasciamo nove.
Tanto l’ aggregate è sempre più uno per noi!
Curioso il siparietto a metà del secondo tempo, quando mister Pern, all'esordio in panchina, ha dovuto abbandonare il ruolo per accompagnare Daniele in stazione, così da poterlo montare sull'ultimo treno Schio Vicenza in partenza da là alle 22. Se l’uomo si fosse perso nella rete ferroviaria italiana e non si presenterà ai prossimi allenamenti, la responsabilità sarà di chi avrebbe potuto portarlo a casa in auto visto che non si è fermato a mangiare la pizza con noi (vero, Fabio?).
Curioso anche il quarto gol degli amaranto, con Paolo che battezza fuori di tre o quattro metri il tiro di un lungo centrocampista avversario, si pone alla destra del palo a braccia aperte a proteggere l’uscita del pallone per poi vederlo colpire il palo stesso e finire in rete! Sicuramente c’era qualche dispositivo teleguidato all’interno del pallone, abilmente manovrato dai nostri avversari: non c’è altra spiegazione!
Notevole anche la curiosità di Loris, seduto in pizzeria a fianco del giovane Jason e del giovane attaccante avversario e sinceramente interessato ai discorsi altamente costruttivi intercorsi tra i due, e riguardanti la filosofia, l’arte e la musica sinfonica.

Per la prossima sfida, speriamo in una preparazione migliore. Abbiamo visto che montarsi la testa per un sei a zero non è costruttivo. Un po’ di impegno, e saremo senz’altro pronti a battere la Farmaceutica nella bella che si presenterà da qui a poco.

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