martedì 15 aprile 2008

Nanto Vs NOI - 26/2/2008

La prima uscita dell’anno 2008 è fissata per il 26 febbraio. La trasferta a Nanto non preannuncia nulla di buono, dato che si viene da alcuni giorni di intensa nebbia. Ricordando gli intensi nebbioni che periodicamente attanagliano la Riviera Berica, si teme di non poter raggiungere il paese ospitante e, nel caso, non riuscire a individuare il campo di calcio uscendo dagli spogliatoi!

Fortunatamente, il martedì della sfida è una splendida giornata, e la preoccupazione principale viene ad essere il navigatore tomtom di Paolo D.M., programmato per raggiungere lo stadio fin dal venerdì precedente. In effetti, giunti a Nanto, lo splendido campo da gioco ci appare sulla sinistra, ma l’auto di Paolo procede sulla strada svoltando improvvisamente a sinistra solo in corrispondenza della linea di metà campo… del campo che si trova almeno 20 metri più in basso della sede stradale.

Superati questi intoppi viabilistici, lo squadrone si riversa nello spogliatoio e, orfano del CT Mina (impiegato in un viaggio in Scandinavia), comincia a organizzare la partita.

La formazione è presto fatta: Paolo in porta, centrali Fede e Loris, laterali Q e Maran. In mancanza di attaccanti puri (Ico e Tolu assenti ingiustificati), là davanti si alterneranno Beppe e Fejo, supportati da un centrocampo di qualità composto da Donato e Alberto al centro con ai lati Rossi e un inedito Dan (il cui nome completo Lupu-Sutu-Danut meraviglia e stupisce gli occupanti del furgone nel viaggio di andata). In panchina si accomodano Paolino e il dottor D’incà, che guardano con malcelata invidia la panchina avversaria, composta da quindici, venti atleti in splendida forma e spronati da un battagliero allenatore.

Pronti, via, si capisce subito che patiamo le dimensioni del campo. Abituati da mesi di preparazione nel nostro campetto da otto, si fatica a sganciarsi oltre la metà campo, mentre Paolo stenta a individuare i pali della porta posti a così tanta distanza da lui!

Comunque, i primi minuti sono di totale predominio ospite… ma passa in vantaggio il Nanto. Tiro da fuori che Paolo non si fida a parare in tuffo, ma tenta (…tenta) di respingere con i piedi. La palla si allontana di un paio di metri dalla nostra porta, dove l’otto e il nove avversari decidono con calma chi dei due deve tirare e dove. Uno a zero e palla al centro.

E da questo momento, per tutto il primo tempo c’è solo il Nanto in campo. Si distinguono Donato e Dan, che tentano qualche ripartita, mentre i quattro della difesa riescono a limitare i danni a fatica ma con maestria. Ma un cross basso dalla fascia sinistra trova due centrocampisti pronti al tiro appena entrati in area (2 – 0), e un numero dell’attaccante in maglia nera sbilancia Loris e sigla il tre a zero.

Il primo tempo si chiude con un palo del Nanto, dopo che Paolo aveva battezzato fuori un innocuo tiro dalla destra, e una paratona dell’anziano estremo difensore che nega al forte 8 Nantese la gioia del quattro a zero.

Durante l’intervallo, l’intera panchina del Nanto si riscalda sul campo da gioco, e al grido “dopo entrano in campo quelli forti!” spaventano e preoccupano i nostri eroi.

Nel secondo tempo, D’Incà prende il posto di un attivo Dan, mentre Fede avanza di qualche metro la sua azione lasciando a Loris il compito di inseguire gli indemoniati attaccanti locali. Finirà la partita stremato, ma felice per aver tenuto il Nanto lontano dalla propria porta.

In attacco, Beppe e Fejo si muovono molto meglio del primo tempo; uno splendido tiro del nostro 7 (di poco alto) e numerose discese di Muto preoccupano i locali, che in effetti si fanno vedere poco nella nostra metà campo (tranne che per segnare il quarto gol!). I due laterali Q e Maran avanzano più audaci che nella prima metà gara mentre Rossi e Bizz si fanno trovare sempre pronti nel loro ruolo. Uno spiacevole screzio tra Fejo e il Dottore lascia però la squadra in dieci, in quanto D’Incà abbandona colpevolmente il campo mentre Maran era fuori per crampi… peccato, a quel punto della partita si poteva ancora pareggiare!

Ma alla prossima, c’è da giurarci, vedremo di che pasta è fatto veramente il NOI Ferrovieri.

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