martedì 6 novembre 2012

NOi – Lokomotiv

A più di un anno dall'ultima apparizione contro il Sella Farmaceutici, Dori si prende la rivincita. Entra nel secondo tempo e comanda impeccabilmente la difesa nella superlativa vittoria per nove a due contro il Lokomotiv. Vero che i due gol siglati dagli attaccanti avversari vengono marcati con Dori in campo, ma l'autorevolezza con la quale urla "FUORI" durante una nostra ripartenza é li a dimostrare la salute e la padronanza dei propri mezzi da parte del forte difensore locale. Le campane di Monte Berico, ancora lì a vibrare dopo l'urlo sovrumano, lo dimostrano.
Ci pensano poi i forti compagni di reparto a limitare a due le palle che Paolo deve raccogliere dentro la nostra porta. E le triplette di Fabio e Loris, assieme ai gol del Cuciu e di Bizz, affiancati da giocatori di qualità tale che raramente si è vista nel campetto di via Fincato, surclassano come non mai la simpatica formazione ospite. La quale, volendo affrontare con spensieratezza tattica (é un complimento) i  forti nerovestiti locali, viene punita in maniera anche troppo pesante.
E pensare che il Lokomotiv era partito meglio, impensierendo la pur forte difesa locale. Per i primi quarantacinque secondi. Poi la partita é sempre stata nelle mani del Sant'Antonio.

All'inizio il Sant'Antonio ai Ferrovieri si presenta con un 3-4-1 composto da Paolo in porta, il fresco MaMa, il redivivo Maran e il guerriero Elia in difesa, il Cuciu a destra, Fak e Bizz al centro e Doc alla sinistra del centrocampo a quattro, e Fabio unica punta. Con i cambi, la formazione verrà ad essere: Paolo, MaMa Dori e Elia, Pier Fak Bizz e Tutto, e Loris.
I ferrovieri (senza Sant'Antonio: che sia qui la differenza?) del Lokomotiv si schierano invece con un 3-1-3-1 con Efrem in porta, Elio dalla curiosa calottina in lana marrone davanti alla difesa composta da Roberto Vincenzo e Giovanni, centrocampo con Cavani a destra l'ex Ginomina al centro e Riccardo a sinistra, e in attacco il filiforme Fabio, a onor del vero poco performante nell'occasione. Riccardo è l’unico non ferroviere del gruppo, ma essendo in possesso di abbonamento studenti rilasciato dalle Ferrovie dello Stato entra di diritto nella formazione ospite.

Comincia per primo il Cuciu, il cui colpo di testa viene respinto e la palla, ripresa dal forte centrocampista, viene infine spedita fuori di un niente. Ci pensa allora Bizz, che si allarga sulla sinistra e fa partire un missile che si infila nel sette alla destra dell'incolpevole Efrem. Uno a zero.
Paolo chiede allora di cambiare schema e passare al 7-1-0 ma non viene neppure cagato. Anzi: esce il Doc per Tutto, il quale pennella un cross per Fabio che di testa infila il due a zero.
Bizz, timoroso di perdere il titolo di capocannoniere della partita, ripete l’azione precedente; si allunga sulla sinistra e sgancia un micidiale rasoterra che uccella per la terza volta il valoroso portiere ospite (curiosità: Efrem era stato avvisato che si sarebbe giocata una partita di calcetto, e quindi indossava scarpini “slik” con un campo reduce da tre giorni di pioggia...).
A questo punto entra in scena il Cuciu: prima scambia sullo stretto da fuori area con Fabio che centra il quattro a zero. Poi crossa meravigliosamente e ancora Fabio porta a cinque i gol della squadra ospitante. Infine parte dal centrocampo, scarta portiere e difensore, impreca per la paura di tirare fuori a porta vuota, invece infila la porta sguarnita. Tutto questo raccontato a fine partita da lui stesso: il resto della squadra ricorda a malapena il gol del sei a zero!
Durante l’intervallo le squadre non invertono il campo, vanificando gli sforzi del bravo arbitro Michele che prima dell’inizio della partita si era armato di monetina per il sorteggio del campo. I nostri continuano ad attaccare verso le scuole, con Paolo a sguazzare nel pantano davanti alla porta lato Chiesa ma evitando a Efrem, con le scarpe lisce, una serata stile “night on ice”.
Mister Conte, al graditissimo ritorno in panchina, diventa protagonista sostituendo Fabio autore di una tripletta con Loris, notoriamente propenso ad attaccare nel secondo tempo. Entra in campo voglioso di eguagliare il giovane predecessore, ma deve attendere tutto il secondo tempo per pareggiare i conti. Inizia infatti meglio il Lokomotiv: dopo una discesa sulla destra Cavani mette al centro e un attaccante avversario permette a Paolo di superarsi parando il tiro in corsa con un tuffo sulla destra. Il pallone, rallentato dal fango, non esce nel fondocampo e viene rimesso al centro dove Toni insacca al secondo tentativo. Il nome “Toni” non compare nella formazione iniziale, e si attendono quindi precisazioni sull’identità dell’infedele che ha osato infrangere il tabù e portare sul sei a uno il risultato.
Ma Loris c’è, e lo dimostra subito dopo anticipando in mischia i difensori su cross di Bizz. Segna poi anche il suo secondo gol, demolendo la porta avversaria con un colpo di testa di rabbia e precisione su calcio d’angolo battuto dal Doc. Pubblico a bocca aperta, Paolo a braccia spalancate a ringraziare chissà quale divinità, panchina esultante e squadra ospite sotto di otto gol.
Troverà la forza di segnare il secondo, il Lokomotiv, con un tiro all’incrocio dei pali alla destra di Paolo da parte di Giovanni. Ma Loris completa la personale rimonta su Fabio segnando il suo terzo gol, di rapina in area di rigore, non prima di aver smadonnato contro gli ignari avversari a causa di una errata rimessa in gioco su calcio di terzino.
Tutto bene. Compreso il terzo tempo nel sottochiesa con un rapido ma gradevole rinfresco preparato da Simonetta, Erica e Gabri (non senza l’aiuto del Monta, che pur avendo l’incarico di viceallenatore preferisce il tepore della cucina alla fastidiosa umidità della panchina locale).
Ci auguriamo di veder proseguire su questa strada la Gloriosa Formazione del Circolo Noi S.Antonio ai Ferrovieri; soprattutto auguriamo al Conte, impeccabile Commissario Tecnico, di superare il più velocemente possibile questo momentaccio e di tornare a guidare la Gloriosa con un grande sorriso sulle labbra.