lunedì 21 settembre 2015

Torneo CUAMM - Ferrovieri con l'Africa



Torneo CUAMM - Ferrovieri con l'Africa

In un torneo dallo scopo elevatissimo (raccogliere fondi per l'iniziativa del CUAMM "Prima le mamme e i Bambini)", con formazioni composte da giocatori semi-professionisti (atleti dei dopolavori ferroviari del triveneto, ma con una squadra anche da Napoli), gli organizzatori hanno avuto il coraggio di invitare noi per sostituire una formazione che all'ultimo momento ha dato forfait.
Saputo al giovedì sera che al sabato mattina avremmo dovuto partecipare al torneo (era dai tempi dei giovanissimi, trent'anni fa, che molti di noi non giocavano a calcio la mattina), siamo riusciti a metter su una squadra alquanto eterogenea composta da:
Un tredicenne e un cinquantacinquenne (quarantaquattro anni, tre mesi e quindici giorni di differenza);
Due  atleti ventenni, ma abituati ai campi di calcio della seconda categoria e no ai campetti e ai palloncini da calcetto;
Un baldo ventitreenne con gli occhiali, ormai convertito, e quindi perso per sempre, al calcio femminile;
Cinque atleti di mezza età completamente fuori-forma e fuori-allenamento, oltre che dotati (...non tutti, a onor del vero) di improbabili scarpe da tredici color rosa!

Prima partita, Parrocchia - Lokomotiv
La prima partita, iniziata tra l'ottimismo più immotivato da parte dei nostri, si può riassumere in questi tre dogmi:
Loro avevano un portiere professionista, noi no.
Loro colpiscono in contropiede, noi ammassati nei dintorni della loro area di rigore (con tempi di recupero nella nostra metà campo da misurare con la clessidra).
Noi diciottomila tiri di cui solo un paio nello specchio della porta, loro vinto tre a uno. Partita senza appello.

Seconda partita, Parrocchia contro O.G.R.
Nella pausa tra una partita e l'altra tutti i dieci gladiatori, dal portiere ai difensori agli attaccanti hanno ripetuto come un mantra; ci è servito di lezione, vedrete la prossima!
Perso due a zero, commettendo gli stessi identici errori della prima partita.

Terza partita, Parrocchia contro Mista Ferrovieri
La terza partita doveva essere quella che dava un senso alla mattinata trascorsa in pantaloncini neri, casacca arancione e scarpini rosa. Invece niente. Vero, abbiamo fatto due gol, ma loro ne hanno fatti quattro e il punteggio finale ci condanna ad un ulteriore -2 in differenza gol. Neppure la spudorata bugia del nostro portiere, che dichiarava di aver respinto non oltre la linea di porta un pallone entrato di più di un metro, serviva a raddrizzare questa debacle finale. Neppure aver ceduto il nostro cinquantacinquenne alla squadra avversaria ci regalava la possibilità di fare almeno un punticino.
Però: nemmeno non aver vinto neppure una partita ci toglieva la soddisfazione di aver contribuito ad aiutare il CUAMM e i suoi progetti!

domenica 15 febbraio 2015

SST vs Altavilla over 40 - 12-feb-2015



SST - Altavilla over 40

La squadra che nella precedente partita aveva assunto il nome di Senior Soccer Team, si ritrova dopo tre mesi per un nuovo incontro e cambia nome. Cercando di ricordare, invano, il battesimo precedente come SST, alcuni componenti del gruppo riuniti in pizzeria al termine della partita hanno pensato che il nome più adatto per la compagine fosse "Istituto Salvi". Quindi:

Salvi - Altavilla over 40

La denominazione "Istituto Salvi" prescelta per denominare la squadra non ne rispecchia però minimamente le caratteristiche. La forte formazione guidata, inizialmente, da mister Marino ha infatti annichilito per quattro a zero la pur dignitosa squadra avversaria.
Che godeva anche del privilegio di giocare in casa; se consideriamo che il nostro portiere ha addirittura sbagliato campo di gioco, non è un privilegio da poco. Se ricordiamo inoltre che l'arbitro era scelto da loro, e anche il pubblico sosteneva esclusivamente la squadra locale, capiamo quale impresa abbia compiuto il SST.
In effetti, il rischio maggiore subito dal nostro portiere é stato quello di dover scendere le scale con le scarpe con i tacchetti ai piedi, dato che lo spogliatoio si trova al primo piano dell'edificio.
Il quattro a zero non ha storia... Dopo un iniziale predominio dei blu, ci pensa Raffa con un forte tiro in diagonale da sinistra a indirizzare la partita verso la naturale destinazione. Bello anche il secondo gol, con Nicola a scodellare al centro da punizione e Gaspare a scavalcare il portiere avversario con un morbido pallonetto.
Nel secondo tempo, il tre a zero lo segna splendidamente Nicola buttandosi sul primo palo e mettendo in rete al volo il cross di Raffaele. Qualche minuto dopo, in area, porta via l'uomo a Gas che rimane così libero di segnare la sua personale doppietta e il quattro a zero della squadra, evidenziando il fatto che i quattro gol sono stati segnati dai tre attaccanti nel 4-3-3 messo in campo inizialmente da Marino.
Ma la nostra squadra non è tra quelle che cambiano allenatore a campionato iniziato, no: la nostra si prende il lusso di cambiare allenatore nel corso della medesima partita; e così a Marino subentra durante il secondo tempo Daniele, il quale schiera lo stesso Marino a centrocampo e sposta in avanti il grande Ettore, che fino ad allora si era distinto come difensore laterale. Soprattutto Ettore dava una certa identità alla difesa, che dopo il suo allontanamento si è trovata composta da due Micheli e due Paoli, con grande cruccio del portiere (Paolo anch'egli) che insistentemente si sgolava a chiamare un Michele per sentirsi rispondere dall'altro, o segnalare a Paolo un attaccante libero per vedere l'altro Paolo attraversare il campo per correre a coprire.
Risolti questi piccoli dubbi esistenziali, la difesa si è comunque comportata alla grande. Per chi scrive, ha fatto la differenza tra le due squadre in quanto i nostri difensori ogni tanto si sganciavano in avanti per collaborare alle azioni d'attacco con ottimi risultati, mentre l'Altavilla schierava quattro difensori che Paolo (il portiere) ha voluto conoscere a fine partita non avendoli mai visti avvicinarsi alla nostra metà campo; anzi, dubitando che alcuni di loro avessero giocato non avendoli mai visti prima.
A onor di cronaca, detto dei quattro gol nostri è giusto parlare anche della bella parata del nostro portiere su un tiro molto angolato, e dei tre pali colpiti dal nemico... Però: il primo palo, sulla cui respinta l'attaccante blu ha sparato alle stelle un facile pallone, viziato da evidentissimo fuorigioco (visto chiaramente da Paolo Uno, mentre Paolo Due giura di non aver visto e Paolo Tre dice che addirittura erano in due in fuorigioco: i due Michele non si esprimono). Il secondo palo colpito solo di esterno e quindi poi con il pallone sul fondo; e il terzo viziato da fallo dell'attaccante su Paolo Portiere che aveva già il pallone in mano in uscita bassa. Quindi: quattro gol a zero, con grande soddisfazione ed entusiasmo da una parte, e volontà di un nuovo scontro per giocarsi la rivincita dall'altra.


giovedì 6 novembre 2014

SST vs LOKOMOTIV / NOI 26-10/2014



E così, dopo moltissimo tempo, eccoci ancora qui a commentare una partita di calcio. Con qualche distinguo dovuto ai ruoli, come vedremo subito:
Paolo, che per anni ha difeso, con alterne fortune, la porta del NOi, lo troviamo oggi come portiere della squadra avversaria.
Squadra avversaria ancora senza nome, ma anch'essa da definire "locale" in quanto da anni si allena nel glorioso campo di S. Antonio ai Ferrovieri. Solo nello spogliatoio, a fine partita, gli é stato assegnato il nome di SST (Senior Soccer Team) e oggi la chiameremo così; in seguito: vedremo.
Lo sfidante  sulla carta doveva essere il Lokomotiv, già avversario di epiche sfide proprio contro il NOI, ma per l'occasione si è trasformato in una rappresentativa di due elementi del Lokomotiv integrati dai sei più forti elementi della vecchia squadra NOI Associazione più  Ginomina a fare da punto d'unione tra le due formazioni, ieri avversarie e oggi alleate.
L'occasione dell'incontro : l'annuale festa dei marroni organizzata dal circolo NOI di S. Antonio ai Ferrovieri. Questa l'occasione "di facciata". Quella reale? Bombardare di pallonate Paolo, munito di bersaglio sulla fronte e nel mirino di Loris, Albe, Cuciu, Pern, Al....
Chiarito subito l'origine delle due squadre e della sfida, con una confusione degna delle migliori puntate di Beautiful, passiamo ai ruoli.

Senior Soccer Team:
Paolo, come detto, in porta.
La difesa, da sinistra a destra: Michele DM, Michele  e Paolo.
Centrocampo con Flavio, il giovane Matteo e il reduce Matteo.
In attacco tanta qualità con Raffaele e Nicola.
In panchina : Marino con il ruolo anche di CT, e Orlando con il ruolo anche di arbitro. Entrerà nel secondo tempo, e il ruolo di arbitro verrà preso dall'infortunato Daniele, ormai pronto per il rientro.

Lokomotiv / NOI :
Lucio all'esordio in porta, con scarpe slik, occhiali e guanti in prestito.
Pern a destra, Roberto al centro e Alfonso a sinistra.
L'amico senza nome a centrocampo, assieme a Ginomina e il Cuciu.
Attacco da far dannare il SST, con Loris e Alberto.

L'incontro é terminato tre a tre. Paolo portiere del SST ha preso un gol a quindici secondi dall'inizio e uno a un secondo dal fischio finale! Segna subito Loris con un diagonale rasoterra. Pareggia Raffaele in mischia, e alla fine del primo tempo Nicola porta in vantaggio il SST con un tiro da fuori imparabile per il forte portiere verde Lucio.
Nel secondo tempo attacca solo il Lokomotiv, ma gli anziani avversari si portano sul tre a uno su autogol. Nei minuti finali sale in cattedra, come altre volte, Alberto, che segna il tre a due scartando tutta la difesa avversaria a due minuti dalla fine. Sul fischio finale controllo di petto e diagonale al volo per il definitivo tre a tre.

sabato 9 novembre 2013

S. Farmaceutica - S.Antonio



Come il Torino senza Cerci e il Genoa senza Gilardino, la Gloriosa Formazione del circolo NOI senza Alberto diventa una squadra normale.
Per fortuna recuperiamo il miglior centravanti degli ultimi dieci anni, assente per indisposizione nell'ultimo allenamento di rifinitura del lunedì sera ma perfettamente ristabilito per la trasferta in quel di Schio. Perfettamente ristabilito ma privo di idonee calzature, così che dei quarantadue tiri scagliati verso la porta avversaria solo uno ha concluso la corsa alle spalle del bravo portiere avversario.
Così la tragica trasferta nel paese dei lanifici si è conclusa con un risultato che ci ha visto soccombere per quattro a due. E non è il lato peggiore della serata... A sostegno di questa tesi, basti citare la contemporanea assenza di Bizz e Ruggi, oltre alla prevedibile defezione di Ruggi Piccolo impegnato in gita scolastica a Praga. Proseguiamo poi con il viaggio di trasferimento tasformatosi in odissea, con alcune auto della carovana che si sono erroneamente dirette verso Thiene e Paolo, Loris e Pier in attesa a Isola Vicentina per un tempo così lungo da convincere l'amministrazione comunale a concedere loro la cittadinanza onoraria. All'arrivo al campo i nostri trovano la squadra avversaria già sfinita dal riscaldamento, così che ci fanno cambiare in fretta e furia e iniziare la partita...
Veloci veloci, due tempi da venticinque minuti senza neppure un secondo di recupero, cambio tra il primo e il secondo tempo rapidissimo, siamo rientrati in auto senza neanche esserci resi conto di esserne scesi! I tempi della serata: un'ora di viaggio per l'andata; due minuti in spogliatoio; cinquanta minuti di partita; un'ora di pizza all'osteria del Socio; trentacinque minuti di ritorno a casa. Sembra la cronologia di una gita di pensionati con vendita di pentole in corriera durante gli spostamenti...
C'é da dire che la cronologia di Dori é stata: tre ore per l'arrivo al campo; otto minuti ad assistere alla partita; un'ora di pizza all'osteria del Socio; dodici minuti di ritorno a casa (se ci ha messo di più con trecentosei cavalli vuol dire proprio che non sa guidare!): meglio le pentole!

Paolo: prende il primo gol osservando il pallone non rimbalzare a terra sul terreno bagnato, sporco di erba appena sfalciata e in salita che caratterizza l'area nord (quella di là, per intenderci). Il secondo gol su pallonetto di Nicola solo in area. Il terzo in uscita su buco centrale della difesa. Regala però il quarto, non bloccando una rasoiata a centro area direttamente da calcio d'angolo. Paratona sullo zero a zero con respinta di petto in uscita, e a risultato acquisito con deviazione in tuffo ma su giocata in fuorigioco (contestato dallo stesso portiere per non sminuire l'impresa).
Daniele: inizia benissimo sulla sinistra ma poi, assieme a Michele, da rimessa laterale regala a Nicola il pallone del pallonetto citato. Nel secondo tempo sale in attacco... Sempre bello da vedere, agile e longilineo, ma non trova il gol nonostante un paio di pregevoli tentativi. 
Michele: reclutato all'ultimo momento, per avere lui ci tocca portarci dietro anche PaoloDM; per fortuna non in pantaloncini e quindi non intenzionato a scendere in campo... Il giovane DM si posiziona invece al centro della difesa, molto efficace nelle chiusure di recupero, con gli attaccanti del Sella lanciati verso la nostra porta. Da notare soprattutto per gli occhiali perfettamente intonati alle casacche arancioni sfoggiate dai nostri nell'occasione.
Pern: il solito lottatore, quando non può con i piedi prosegue con la lingua smadonnando senza eguali contro gli avversari e invocando fantomatici fuorigioco. Vorremmo suggerire applicazioni diverse per l'uso dei chilometri di nastro adesivo che utilizza, ma ci frena il timore di una deriva eccessivamente erotica all'interno dello spogliatoio...
Doc: se non fosse per i dribbling con il solo piede sinistro anche quando chiunque sarebbe portato a utilizzare il destro, ci verrebbe il dubbio che vuole venire con noi solo per aggiustare i contusi che immancabilmente gli si offrono durante ogni partita. Senza citare episodi storici eccessivamente tragici, non è che gufi contro per accumulare esperienza medica raddrizzando ginocchia o massaggiando caviglie dolenti?
Fack: da elogiare l'abnegazione nel presentarsi al ritrovo già in pantaloncini pur essendo reduce da una dura giornata lavorativa. Poi in campo lancia decine di volte i compagni, imprecando quando il lancio non viene sfruttato e allargando le braccia sconsolato quando gli avversari si dimostrano più forti e frenano gli entusiasmi offensivi dei nostri attaccanti.
Cuciu: fa un gol che a Schio ricorderanno nei secoli, anche se viziato da evidente errore nel calciare il pallone. Almeno, così sostengono gli inesperti avversari... Noi ne conosciamo le doti e sappiamo che se ha segnato un gol così non può che aver colpito incredibilmente bene il pallone! Poi si rompe, ma il più era fatto e il resto è solo esperienza per il Doc.
Al: comincia da punta centrale, passa poi al ruolo di attaccante di destra e, ormai distrutto di fiato, arretra a difensore di sinistra. Non sappiamo quale ruolo ricorderà con maggiore entusiasmo; noi della sua serata lo ricordiamo come passeggero sprofondato nel sedile dello spider del Doc.
Loris: eccolo qui, completamente recuperato. Un gol e una traversa distrutta quantificano solo in parte la serata di grazia del nostro forte centravanti. Provoca l'allarme del portiere scledense che invoca maggiore attenzione nei suoi riguardi, ascoltato da un difensore locale che lo stende senza pietà. Si distingue per la preoccupazione di creare una squadra competitiva nonostante le assenze, e chiede quindi di contattare vecchie glorie tipo Jason e Manoel per sostenere la causa. Doveva, al solito, entrare nel secondo tempo, ma l'infortunio del Cuciu lo butta nella mischia prima del cambio campo.
Pier: la tranquillità con la quale si era accomodato in panchina era da ammirare, ma anche lui vi deve rinunciare subito a causa dell'infortunio al Cuciu. Per alcuni tratti si sostituisce al Doc; non in campo, ma come barelliere. In campo ci sembra ricordare che abbia anche tentato il tiro, ma anche qui con gli stessi risultati del Doc: zero.
Doriano: quando arriva ha gli occhi iniettati del sangue della vendetta, essendo stato in campo in occasione della precedente sconfitta subita sul medesimo campo. Quando poi gli dicono che mancano otto minuti alla fine dell'incontro e che è ormai inutile entrare in campo, comincia ad assumere un colorito verde stile Hulk. La vendetta la consuma in pizzeria, dove lava l'onta della tisana di due anni fa annichilendone il ricordo con una pizza a doppia pasta con sardine, prosciutto e salamino.
I caparossoli: sono loro i veri protagonisti della serata! Più volte citati in concomitanza di qualsiasi discorso, vengono utilizzati come monito e minaccia nelle offese più bieche, oppure come scusante negli errori più clamorosi. Voto: 9½